Guppy (Poecilia reticulata)

Il Guppy (Poecilia reticulata) è quel pesce che prima o poi capita a tutti. Qualcuno lo compra perché è colorato, qualcun altro perché “dicono sia facile”. E alla fine ti ritrovi a scoprire che, dietro quell’aspetto allegro e un po’ scontato, c’è un mondo fatto di varietà infinite e comportamenti che non ti aspetti. Non a caso è stato chiamato anche “pesce milione”: prolifico, resistente e capace di sorprendere pure chi ha già anni di esperienza con l’acquario.

Origini e habitat naturale

Il Guppy è originario del Sud America (Venezuela, Guyana, Trinidad…), ma ormai lo trovi ovunque. In tanti Paesi è stato persino introdotto per ridurre le zanzare, visto che le larve sono uno dei suoi piatti preferiti. Vive in acque tranquille, spesso poco profonde e ricche di piante. FishBase lo descrive come una specie “camaleonte”: riesce ad adattarsi a condizioni molto diverse. Seriously Fish aggiunge che in natura preferisce corsi d’acqua lenti con vegetazione fitta, l’habitat perfetto per ripararsi e riprodursi.

Aspetto e caratteristiche

I maschi sono i veri protagonisti: piccoli, 3–4 cm, ma con pinne caudali che sembrano ventagli colorati. Ne ho visti blu elettrico, altri con striature rosse e gialle, qualcuno addirittura con macchie “leopardate”. Le femmine, invece, arrivano a 6 cm, hanno corpo più robusto e colori meno appariscenti, ma se ci fai caso non sono affatto monotone: alcune hanno riflessi dorati, altre macchie scure sul corpo. La varietà è così ampia che spesso due Guppy non si somigliano nemmeno.

Valori ideali dell’acqua

ParametroValore ideale
Temperatura22–26 °C
pH6.8–7.8
GH8–15 °dGH

Sono considerati “pesci facili”, ma questo non vuol dire che possano vivere a caso. Certo, sopravvivono anche in condizioni non perfette, però se vuoi vederli davvero brillare serve acqua stabile, leggermente dura e con un pH vicino alla neutralità. Gli sbalzi improvvisi sono i veri nemici.

Allestimento ideale

Un acquario da 80 litri è un buon inizio per un gruppo. I Guppy apprezzano piante fitte, soprattutto quelle galleggianti che schermano la luce e offrono rifugio. Aggiungi qualche radice e roccia: non è obbligatorio, ma rende l’ambiente più naturale e i pesci più tranquilli. Nonostante la fama di “indistruttibili”, anche loro hanno bisogno di filtraggio e ossigenazione adeguata. Ho visto vasche piene di Guppy in cui bastava un calo di manutenzione per ritrovarsi con pesci stressati e opachi.

Alimentazione

Mangiano praticamente tutto. In natura catturano larve, piccoli insetti e alghe. In acquario accettano scaglie, granuli, cibo vivo e congelato. Io ho notato che diventano molto più attivi quando ricevono artemia o dafnie, e i colori dei maschi esplodono letteralmente. Anche qualche pezzetto di verdura sbollentata (zucchina, spinacio) non guasta: li vedi mordicchiare con gusto.

Comportamento e compatibilità

Sono pesci energici, sempre in movimento. I maschi passano gran parte del tempo a inseguire le femmine: divertente da vedere, ma a lungo andare stressante per loro. Per questo conviene mantenere un rapporto di almeno 1 maschio ogni 2–3 femmine. Si integrano bene con pesci pacifici come Neon Tetra, Pesce Cardinale e Corydoras Panda. Evita invece coinquilini aggressivi o pinna-mordaci: le code elaborate dei maschi sono un bersaglio troppo facile.

Dimorfismo sessuale

La distinzione è netta: maschi più piccoli, colorati e dotati di gonopodio (un organo derivato dalla pinna anale), femmine più grandi e con la caratteristica macchia scura vicino all’ano quando sono gravide. Osservando una femmina prossima al parto, il ventre appare gonfio e la gravid spot molto evidente.

Riproduzione in acquario

Qui i Guppy hanno fatto la loro fortuna. Sono ovovivipari: la femmina partorisce piccoli già formati, che nuotano subito dopo la nascita. Una sola femmina può produrre anche 30–40 avannotti ogni mese. Senza ripari adeguati, molti finiscono predati, ma in una vasca ricca di piante spesso una buona parte riesce a crescere. FishBase sottolinea che questa strategia riproduttiva ha reso la specie una delle più diffuse al mondo. Non serve stimolare nulla: basta un acquario in ordine e faranno tutto da soli.

Malattie ed errori comuni

I Guppy sono forti, ma non invincibili. Possono ammalarsi di ictio, soprattutto se l’acqua è sporca o instabile. Anche infezioni batteriche e funghi sono frequenti in vasche sovraffollate. L’errore classico è metterli in acquari troppo piccoli pensando che “tanto resistono”: resistono sì, ma non vivono bene. Un’altra nota dolente riguarda le linee selezionate: le varietà più estreme, con pinne enormi e colori esasperati, sono anche quelle più fragili.

Curiosità e note utili

  • Non è raro che vengano usati come “controllori di zanzare” in laghetti o vasche all’aperto.
  • Esistono concorsi internazionali dedicati ai Guppy, dove allevatori mostrano varietà incredibili.
  • In acquario, con buone cure, possono vivere 3–4 anni, anche se molti esemplari si fermano prima a causa di errori comuni di gestione.
  • Ogni Guppy sembra avere un carattere: alcuni sono più intraprendenti, altri restano sempre sullo sfondo.

Guppy maschi e femmine che nuotano insieme in un acquario piantumato

Perché scegliere i Guppy

Perché sono pesci che non annoiano mai. Portano colore, movimento e una continua sorpresa: ti svegli la mattina e scopri che ci sono nuovi piccoli, oppure che un maschio ha sviluppato un colore diverso da quello che avevi notato settimane prima. Sono adatti a chi inizia, ma non stancano mai neanche gli acquariofili esperti.

 

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